Andrea Abodi Presidente Lega B : Playoff e il Campionato Più bello degli ultimi anni

Abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con il presidente della lega di serie B Andrea Abodi,persona brillante che sta amministrando in modo eccelso il campionato cadetto.

Presidente,a nostro avviso questo campionato di serie b è uno dei più belli degli ultimi anni, molte squadre vicine a lottarsi i playoff le che ne pensa?

Sono d’accordo con voi, il più bello da quando è nata la Lega B nel 2010. Sono sicuro che arriveremo fino in fondo con tanti obiettivi da raggiungere e con le giuste motivazioni in tutte le partite. L’incertezza, l’equilibrio e l’imprevedibilità rappresentano “ingredienti” distintivi della Serie B ConTe.it e sono sicuro che questo Campionato sia apprezzato dai nostri Tifosi e dagli appassionati di calcio in generale.

La formula playoff e playout riscuote un certo successo nella lega di b, pensa un giorno potrà essere introdotta anche nella massima serie?

Playoff e anche playout, per come li abbiamo costruiti, forniscono fortissime motivazioni a gran parte dei nostri Club, fino all’ultimo minuto dell’ultima partita della stagione regolare. Questa è la ragione del successo della formula che si trasferisce sulla valutazione del Campionato. Credo però sia difficile immaginare una sua adozione in serie a, soprattutto per gli obiettivi di vertice, mentre non escludo che la terz’ultima in un futuro non troppo lontano possa entrare nei playoff della Serie B, come avviene in Germania.

 

Crotone, Trapani, Entella, Raicevic,Lapadula,Sensi, tante belle realtà e tanti giovani.

Quali l’hanno affascinato di più quest’anno ?

Per il ruolo che ricopro preferirei non fare nomi di squadre e calciatori. Certo, mi piacciono i progetti che non dipendono dalla grandezza dei bacini d’utenza o dalla quantità degli investimenti; apprezzo i progetti frutto di programmazione e selezione da parte di manager competenti. Per quanto riguarda i giovani, i nomi sono quelli dei nostri ragazzi convocati dall’under 21 azzurra, la “nostra” Nazionale nella quale troviamo sistematicamente talenti valorizzati dalla B Italia, la rappresentativa della Lega B. Un bel gioco di squadra. Proprio la qualità dei nostri giovani rappresenta un altro fattore di successo e apprezzamento della Serie B.

Qual’è comunque la sua posizione sulla tecnologia nel calcio?

La tecnologia nel calcio rappresenta una nuova frontiera che servirà a facilitare il compito degli arbitri, consentendo loro di vedere la partita in modo più simile a come riescono a vederla i tifosi davanti a tv, pc, tablet e smartphone. L’importante sarà adottarla nel rispetto delle caratteristiche distintive del calcio, senza trasformare il nostro sport in una fredda Playstation o in una ingestibile moviola. La Lega B, alla luce delle decisioni dell’International Board del mese scorso, ha chiesto ufficialmente a FIGC e FIFA di poterla sperimentare nel Campionato, così come cercheremo, compatibilmente con la sostenibilità finanziaria, di adottare anche noi la Goal Line Technology. Io credo che dobbiamo garantire al nostro pubblico più oggettività di valutazione in campo, più comprensione delle decisioni arbitrali e la tecnologia rappresenta, in questo senso, una prospettiva inevitabile, ma con i giusti limiti.

I social sono ormai molto importanti nella vita quotidiana, lei che uso ne fa ? e pensa che nel calcio possano avere una funzione positiva?

I social sono uno strumento formidabile, positivo e pericoloso al tempo stesso. Sui social tutto – o quasi – è accessibile e libero, ma senza selezione, qualità e responsabilità il rischio di una degenerazione informativa è grande. E anche il calcio corre questo rischio, forse più di altri contesti per il profilo popolare e l’impatto sociale che ha. Da presidente di Lega ho ritenuto necessario ascoltare e rispondere a tutti, di persona, al telefono e attraverso i social. Rispondere lo considero un dovere, che mi aiuta anche a comprendere il pensiero dei nostri Tifosi, a garantire una spiegazione diretta di fatti specifici, a contribuire alla realizzazione di progetti e a trovare soluzioni ai nostri problemi. La qualità della vita non mi è certamente migliorata, ma considero i social uno strumento indispensabile del mio lavoro, che spesso costruisce o migliora la relazione tra le persone.

Ringraziamo il Presidente Abodi per la disponibilità.

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