Il futuro dell’Italia

Sono passati ben 60 anni dall’ultima non partecipazione ad un Campionato Mondiale, ricordando che nel 1930, proprio la Nazionale Italiana non partecipò, per via della mancata iscrizione proprio al primo Campionato Mondiale.
Ieri sera a San Siro, nella scala del calcio, proprio quella scala del calcio che 20 anni fa contro la Russia, ci ha regalato la qualificazione per i Mondiali Francesi, finiti come sappiamo tutti alla lotteria dei calci di rigore.
Era un’altra nazionale dove vi giocavano ragazzi pressoché ventenni, ma con una classe raffinata che faceva invidia al mondo intero.
La mancata qualificazione, fa aprire molti scenari, sul fatto che non abbiamo un buon vivaio, ci lamentiamo dei troppi stranieri che giocano proprio nelle primavere, un allenatore che non avendo esperienza di caratura Europea non ha saputo gestire una rosa di ragazzi che magari in un altro contesto avrebbero fatto la differenza.
Adesso si aspetta che Giampiero Ventura si dimetta da CT, ma si inizia a pensare, chi siederà sulla panchina azzurra? Già durante la notte circolano vari nomi, da Ancelotti a Mancini, passando da Massimiliano Allegri ad un ritorno di Antonio Conte.
Il vero problema non è chi sarà il prossimo CT, ma se riusciranno gli organi competenti della FIGC ha far rinascere sia i nostri vivai, che far venire la voglia di giocare per questa nazionale che non si può permettere la figura che proprio ieri sera ha fatto?
Speriamo che dal prossimo Marzo ci sia un cambio generazionale che possa far ritrovare il sorriso, sia ai giocatori, ma soprattutto alla Nazione intera.

F.Virgilio

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